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Dmitrij Musella Cube and M.EX-position: iNarranti: progetto indipendente dedicato all'editoria, all'arte ed alla fotografia d'autore in tiratura limitata.
Intervista a Dmitrij Musella, fotografo

Incontriamo Dmitrij Anatolievic Musella in un bar del centro. Intorno un via vai di gente, ma basta poco, per isolarsi e lasciarsi rapire dalla voglia di scoperta di questo giovane fotografo.

Sul tavolo iniziano a sovrapporsi, per poi allargarsi, le sue fotografie. Immagini sfuggenti, sovrapposte nello stesso fotogramma. Riprese fatte per strada, tra palazzi e persone che perdono le loro connotazioni specifiche per divenire altro nella narrazione della singola opera.
Si tratta di immagini nelle quali in un solo scatto vengono individuate varie prospettive di un unico luogo, con l’ausilio di varie tecniche che le immagini le moltiplicano: da diverse prospettive, a scatti multipli su uno stesso fotogramma.

Ma iniziamo dal titolo, per addentrarci nella sua poetica.

Dmitrij Musella Cube and M.EX-position: iNarranti: progetto indipendente dedicato all'editoria, all'arte ed alla fotografia d'autore in tiratura limitata.

Perché hai dato questo titolo “Cube and M.EX-position”

R: “Cube” perché la mia ricerca parte dall’utilizzo di un filtro (di forma cubica, appunto); “M.EX-position” è un gioco di parole in inglese e inglese-italianizzato, di “multiple exposure” (in fotografia, la tecnica delle esposizioni multiple) e la parola “position” ovvero le varie posizioni assunte dai soggetti presenti nelle inquadrature.

Dove nasce questa esigenza di scomporre le immagini per ricomporle con altro senso?

R: Nelle mie sperimentazioni possiamo vedere in un’unica foto il soggetto ripreso e l’ambiente circostante: la visione frontale, quella laterale, quella superiore, l’attimo prima e l’attimo dopo. Si tratta per me di un’operazione analitica di fotogrammi, che si intrecciano per dare vita a nuovi significati di quella che è la quotidianità.

Ci dici qualcosa in più sulla tua tecnica?

R: È un segreto… (ride)

Possiamo definire la tua fotografia sperimentale, sebbene non sei il primo ad usare le doppie esposizioni?

R: Si, è dalla nascita delle avanguardie artistiche che si sperimenta con le esposizioni multiple, sebbene nel corso degli anni a quegli esperimenti sembra non essere stato aggiunto più nulla.

Citando Man Ray, al momento sembra che “c’è sempre chi guarderà solo la tecnica e si chiederà come, mentre altri di natura più curiosa si chiederanno perché”.

Dmitrij Musella Cube and M.EX-position: iNarranti: progetto indipendente dedicato all'editoria, all'arte ed alla fotografia d'autore in tiratura limitata.

Più prospettive in un unico scatto …

R: Sovrapposizioni geometriche con colori vivaci che vanno dall’arancione al blu turchese, per poi sfociare in un verde acido che vira in un viola acceso, suscitando agli occhi dello spettatore un ipotetico ed armonioso caos. Oppure più atti temporali diversi, una “memoria trascinata” come quando cammini sulla sabbia e lasci le tue impronte: ecco questa è la chiave che vorrei sottolineare. Mi piace imprimere sul sensore due o più scene prese in tempi diversi per amplificarne lo scorrere del tempo, a me piace vederla come qualcosa che ci portiamo da molto lontano e che rimarrà con noi per il resto della nostra vita.

Alcuni di questi lavori presentati sulla piattaforma narranti.it, sono già stati esposti nella mostra “L’altra Napoli – Napoli al cubo” nel corso di Maggio dei Monumenti edizione 2017.Come è stata l’accoglienza del pubblico?

R: Ritengo sempre importante avere un feedback di quello che faccio e devo dire, che l’aspetto positivo che ho riscontrato sulle mie fotografie è che suscitano sempre attrattiva e curiosità.

Progetti futuri? 

R: Da poco sono reduce, insieme all’editore de “I narranti” e “non solo parole”, dalla Fiera della Fotografia che si è svolta presso l’A1 EXPO Polo Fieristico di Caserta, dove ho esposto alcune dei miei ultimi scatti. Il resto delle foto le troverete in vendita sul sito www.narranti.it .

In ambito fotografico, la collaborazione con Raffaele Calafiore ha di sicuro apportato nuova linfa vitale alla mia tecnica e alle mie sperimentazioni: strada facendo potrete trovare altri progetti pubblicati sul sito.

Nel breve termine, stiamo lavorando ad una mostra fotografica sul territorio: rimanete sintonizzati che vi aspettano tante belle cose.

Hai parlato di “tecnica già usata” in campo di multiple esposizioni, chi è il tuo fotografo di riferimento?

R: Ce ne sono molti, alcuni contemporanei tra cui mi piacerebbe ricordare TOM il cui account Instagram è @bewaremyfuji, oppure alcuni fotografi del gruppo “Polaroiders Italia”.

Mentre di quelli più datati posso citare alcuni nomi, quali Duane Michals, Jerry Uelsmann, Abelardo Morell, ed altri ancora. Diciamo che da ognuno di loro ho preso qualcosa.

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